“LA NUOVA STELLA”

Nonostante il titolo che farebbe pensare a una space opera, la stella in questione non si trova da qualche parte della Galassia, bensì in un universo parallelo e ucronico, stampata su una bandiera di Stati Uniti d’America diversi da quelli che conosciamo. In parole povere, nonostante non situata nello Spazio Profondo, questa stella appartiene ugualmente al mondo del fantastico. Indovina indovinello e riveliamo il mistero. La stella è nientepopodimeno che l’Italia. Non quella che conosciamo tutti, nel bene e nel male, ma un’Italia alternativa, divenuta il Cinquantunesimo Stato Americano. In questo romanzo, l’Italy fa parte degli States, come il Texas, la California, i Missouri eccetera. L’annessione è avvenuta nel 1944, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, all’indomani dello sbarco americano in Sicilia. Come è potuto accadere? Il merito del what if spetta a Giorgio Sangiorgi, l’artefice dell’idea iniziale che ha anche proposto come ciò sia accaduto. Tre anni fa, Giorgio lancia l’idea. Il Re, anzichè firmare l’armistizio dopo l’arresto di Mussolini, si incaponisce a continuare la guerra cotro gli Alleati, che in cinque minuti sconfiggono le ormai provate armate del Regno. Al caos seguito, l’Italia diviene uno degli States. L’idea di Giorgio prosegue, intrigante. Anni dopo l’FBI cerca di combattere la mafia ma si trova impantanata nel bizantinismo italiota e nei suoi intrighi che sussistono anche quando gli italiani fanno gli americani, come nella vecchia canzone di Renato Carosone.

Bene. L’idea si prestava a una storia di fantascienza umoristica stile Ron Goulart o Douglas Adams. E io non ho saputo resistere, convinto di poter imbastire una comic science fiction satirica. (Paolo Ninzatti)

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2017-05-26T10:26:08+00:00